Siamo esseri sociali anche quando entriamo in ufficio

Siamo esseri sociali anche quando entriamo in ufficio

L’essere umano è definito come animale sociale, questo concetto è stato allargato fino a giungere a una nuova esplicitazione: “ultra-sociale”. Tale concetto è più utile per rimarcare una certa unicità di genere. In cosa consiste nel pratico quotidiano aver sviluppato la caratteristica dell’ultra socialità e quale impatto ha sull’attuale tendenza del lavoro intelligente?

Vediamo innanzitutto cosa significa essere ultra-sociale.

Si tratta di due fasi evolutive distinte ma conseguenti, nella prima gli esseri umani hanno sviluppato la cooperazione tra simili, nella seconda si sono identificati con il gruppo sociale portatore di regole, comportamenti, convenzioni e istituzioni.
Da ciò deriva che solo gli esseri umani, per effetto della collaborazione e del senso di appartenenza, abbiano sviluppato il pensiero prospettico per coordinarsi durante le interazioni e collaborazioni. In sintesi l’umano desidera essere un buon membro del gruppo culturale al quale si sente di appartenere, per far ciò deve sentirsi utile e giusto, inoltre deve accettare il modello di socialità, così sviluppa una mentalità di gruppo.
L’inizio di tutto si deve, si pensa, alla costrizione di dover diventare dei raccoglitori collaborativi probabilmente in seguito al mutamento delle condizioni ecologiche. L’interdipendenza ha avuto la forza di mutare sia il comportamento sociale sia i processi cognitivi.
Detto ciò ora conosciamo da dove deriva il nostro comportamento sociale e perché desideriamo, essere parte di un gruppo.

L’effetto dell’appartenenza

Il nostro corpo e la nostra mente funzionano meglio quando non siamo soli. È solo un’affermazione generalista? Tutt’altro, questo fenomeno è stato studiato e analizzato più volte. Ci sono diversi studi che si sono preoccupati di osservare i livelli di cortisolo nell’uomo quando si sente solo.
Il cortisolo, definito “ormone dello stress”, tende ad aumentare quando l’essere umano è sottoposto a stress psico-fisico. Nel caso della sensazione di solitudine, succede che il cervello invii l’impulso per produrre cortisolo che a sua volta, tra altri effetti, ha la conseguenza di limitare le difese immunitarie. I rischi derivanti possono essere ad esempio di sviluppare varie patologie come le malattie cardiovascolari.
Nel lontano 1970 uno studio ha dimostrato che chi vive all’interno di deboli network sociali, muore in età più precoce. Al contrario molti studi affermano che avere forti legami sociali comporti un incremento fino al 50% delle possibilità di sopravvivenza.
La presenza fisica di gruppo ha indubbi vantaggi per il singolo. Secondo la teoria della base sociale (SBT), il nostro cervello tende a ricercare relazioni sociali. La naturale proiezione di se, come appartenente a un gruppo sociale, si spiega con il vantaggio della riduzione del rischio e dello sforzo per raggiungere determinati obiettivi.
A livello di curiosità possiamo citare due esperimenti indicativi in tal senso:

  • Si è riuscita a misurare la riduzione dell’ansia di un individuo, semplicemente tenendogli la mano;
  • Gli individui soli posti ai piedi di una collina, la percepiscono più ripida rispetto a coloro che sono in compagnia di un amico.

L’intelligenza di sciame

Oltre ad essere l’inventore del design biofilo Edward O. Wilson disse anche “una formica da sola è una delusione; non è affatto una formica in realtà”.
Questa la spiegazione più semplice di intelligenza di sistema o sciame che governa moltissime organizzazioni nel mondo naturale. Una formica da sola si comporta secondo un sistema di decisioni elementare, in gruppo invece reagisce secondo un sistema intelligente governato da meccanismi complessi e capace di fare cose che il singolo individuo non è in grado di fare. Un tutto maggiore della somma delle sue parti che si comporta in maniera super intelligente, tanto da essere studiato per algoritmi e sistemi moderni di intelligenza artificiale.
In un momento fatto di nuove distanze da rispettare, che siano esse imposte o dettate da un istinto di sopravvivenza e di difesa, ma non di immediata acquisizione dal nostro corpo, o meglio dal nostro sistema propriocettivo, imparare ad usare il passo, a reinterpretare i volumi, a prevedere ed interpretare anche il movimento degli altri, secondo un sistema decentrato come quello che regola gli sciami nel mondo naturale, può essere di grande importanza.

L’ambiente progettato sulla socialità è più efficiente

Prima dell’inizio della pandemia già si era affermata la necessità di immaginare e poi progettare ambienti di lavoro più qualificati e basati sulla relazione e l’incontro. Questo filone continuerà a svilupparsi con una maggiore consapevolezza.
Il gruppo rafforza il singolo ma non in tutti i casi. Le regole della convivenza dipendono sia da segnali espliciti sia sottotraccia, il modo che il layout di un ufficio ha di comunicare ha a che fare con la disposizione, le distanze e i flussi. Affinché l’adesione a uno spazio sia ben accolta dal gruppo, è necessario che siano rispettate semplici regole insite nel comportamento della nostra specie. Nel paragrafo successivo approfondiremo questo tema, per alcuni versi sorprendente, ora focalizziamoci su un elemento che ci circonda e a cui non prestiamo molta attenzione.
È interessante introdurre in questa sezione l’importanza che hanno i cosiddetti segnali deboli. I nudge, o spinta gentile, sono dei rinforzi positivi che possono influenzare il comportamento e persino la sfera decisionale. È apprezzabile notare che un nudge può convogliare verso una data direzione il comportamento a patto che sia prevedibile e non contenga divieti o avvertimenti. Qualche esempio può essere utile:

  • Se il layout di uno space office pone la scala come elemento visibile e principale rispetto al vano ascensori, è facile pensare che le persone siano maggiormente invogliate ad utilizzarla. Non c’è un divieto ma solo un invito;
  • Le immagini favoriscono il buon pensiero e persino l’umore, non è raro negli ambienti di lavoro trovare immagini riferite a grandi pensatori, arte astratta evocativa o semplicemente scritte di messaggi positivi;
  • Disporre l’angolo stampanti in maniera centrica rispetto agli uffici determina maggiore possibilità di incontrarsi casualmente, oltre a favorire il movimento.

Di esempi se ne possono fare diversi che vedremo nel dettaglio proseguendo nella lettura, ne utilizza diversi. Il sistema dell’adesione a determinati comportamenti viene potenziato e diretto nella direzione più utile al gruppo.

Tratto da una pubblicazione per Harvard Business Review
Articoli correlati

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.
Devi accettare i termini per procedere